sabato 6 febbraio 2016

iAUDITOR | Nuovi aggiornamenti per la versione Android

La casa madre australiana della App (Safety Culture) ha appena informato del rilascio della nuova versione di iAuditor per Tablet e Smartphone su sistema operativo Android (leggi Google).

Al di là dei miglioramenti vari e stabilizzazione della nuova versione (ossia correzione di alcun bug riscontrati da noi "smanettoni"), due sono le novità significative da segnalare:

  1. Miglioramento dell'interfaccia per l'uso di Google Maps all'interno della App;
  2. Nuove funzioni all'interno della funzione "disegna e annota" in caso di uso delle foto nella App.

Google Maps

Per quel che riguarda l'interfaccia con Google Maps, indubbiamente è stata reso più fluido l'uso, soprattutto per quel che riguarda il posizionamento del "segnalino" per indicare l'azienda/cantiere/impianto su cui stiamo lavorando (e ricavare così anche le coordinate geografiche UTM).

Google Maps in iAuditor

Ricordo l'utilità della funzione di georeferenziazione delle Check List non solo per rendere più funzionale l'uso (o il ritrovamento dei luoghi dove abbiamo operato), ma anche e soprattutto per la funzione "Remind": è possibile, infatti, far attivare un "memorandum" solo nel momento in cui il Tablet/Smartphone registra il nostro passaggio nelle vicinanze del cantiere/azienda interessato.

Ciò vuol dire che, se siamo di passaggio nella zona di Lambrate a Milano, la App ci ricorda che avevamo programmato una visita di controllo manutentivo al ponteggio del cantiere che stavamo seguendo.

Si attiva il c.d. "post-it" digitale in funzione del territorio in cui siamo: davvero utile!


Disegna e annota

Di analogo interesse e utilità sono i miglioramenti apportati alla funzione "Disegna e annota" (Draw), ossia alla possibilità di poter intervenire graficamente sulle foto scattate durante un audit/controllo/verifica.

Particolarmente accattivante la nuova disposizione verticale degli strumenti a attivi prima del disegno, cioè il set-up preliminare delle funzioni grafiche che andremo ad utilizzare, posto in basso a destra con il box (+).

Con un "tap" sul predetto box, in linea verticale, verranno disposti gli strumenti di disegno (o testo), così che si possano scegliere agevolmente; analogamente, per ogni funzione scelta sono presenti gli elementi di settaggio (come il colore da utilizzare o lo spessore delle linee, ad esempio), così da permetterci una rapida scelta delle nostre preferenze senza abbandonare la schermata principale.

Funzione "Disegna & Annota"

Anche in questo caso mi sembra opportuno ricordare l'utilità di questa funzione di "disegno annotato": una sola foto con pochi tratti disegnati (o annotati) può sostituire efficacemente decine di pagine di testo, spesso incomprensibili.

Credo che sia questa una delle caratteristiche più rilevanti di iAuditor: ridurre significativamente il testo e privilegiare le immagini!

Molti report o analisi sulla sicurezza ne guadagnerebbero moltissimo in praticità, utilità e funzionalità se adottassero la prevalenza delle immagini rispetto al mero e formale testo.


Se vuoi saperne di più: 
iAuditor - iCLhub



domenica 31 gennaio 2016

TREND DIGITALI | Il Rapporto Fjord 2016 e l'esperienza digitale dei lavoratori

Anche quest'anno Accenture Digital (il gruppo di studio e innovazione della società di analisi) ha pubblicato il nuovo rapporto c.d. "Fjord Trend 2016", con un’analisi dei 10 trend digitali più significativi che trasformeranno il design, le organizzazioni e la società per l’anno appena iniziato.


Scarica il rapporto FJORD TREND 2016

Alla base delle nuove tendenze secondo Accenture c'è una spinta continua verso i Living Services: una nuova generazione di servizi digitali evoluti, in grado di apprendere e adattarsi in tempo reale alle esigenze degli utenti e del contesto d’utilizzo. 

Queste tendenze non riguardano solo la tecnologia: emerge infatti l’utilità del service design, ossia della progettazione dei servizi, per promuovere il cambiamento sociale, frutto di una fondamentale trasformazione culturale che sta prendendo piede in molte organizzazioni.

Complessivamente non credo che il rapporto dia indicazioni innovative rispetto a chi "frequenta" il mondo digitale. E' però interessante notare la rilevanza che viene data al capitolo dell'Esperienza dei Lavoratori, meglio conosciuta come B2We (Business to working experience)

In particolare, il rapporto segnala come le aspettative “liquide” si stiano riversando anche nella nostra vita lavorativa, per cui ora ci si aspetta di poter avere gli stessi livelli di consumer experience anche sul posto di lavoro. C'è una nuova attenzione all'employee experience (EX) design che sta rinnovando i processi, la struttura e la cultura del posto di lavoro.

Sarà interessante capire come l'EX design si tradurrà in elementi concreti in Italia e soprattutto nella sicurezza del lavoro e dei cantieri: vi terrò informati in merito!

Per ora sarebbe interessante traslare la EX dai processi di mappatura del prodotto a quella dei rischi e dei pericoli, o anche dell'intervento artigianale (anche digitale) sulla qualità del ciclo lavorativo, per il lavoratore e il cliente (vedi foto sotto sul mapping).



sabato 30 gennaio 2016

CHECK LIST SICUREZZA | Come effettuare i controlli con le "Check Box" di iAuditor

E' indubbio che una delle procedure di maggior utilizzo nelle operazioni di gestione e verifica della sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri è quella delle Check List, ovverosia l'elenco degli elementi da controllare.

Le Check List possono essere utilizzate sia nelle normali routine di controllo delle aree di lavoro aziendali o degli impianti, come anche per le parti esecutive dei cantieri, ma anche e soprattutto nei sistemi di gestione (SGSL), al fine di verificare la corrispondenza tra quanto previsto dal sistema e l'effettiva realtà contestuale aziendale o di cantiere.

La difficoltà delle Check List tradizionali, però, è il continuo mutamento delle condizioni aziendali, del ciclo di lavoro, delle operazioni di cantiere.


Soprattutto per le liste di controllo su base cartacea, la dinamicità degli elementi da controllare e il loro continuo variare (nel tempo, nella forma e nella sostanza), rallenta spesso l'uso delle Check List, ne rende inefficace la funzione, se non al prezzo di continui cambiamenti.

Vediamo allora come le "Check Box" dell'App iAuditor possono aiutare i tecnici e gli specialisti del settore sicurezza (ma non solo), al superamento dei limiti delle Check List tradizionali basate sulla carta.



Check Box su iAuditor

La funzione interna di iAuditor “Caselle da spuntare” (o "Check Box") viene utilizzata all’interno di “Modelli” per Audit (verifiche; ispezioni; controlli) aziendali o di cantieri in due casi ben specifici:
  1. Uso dinamico | Elenco completo di elementi da controllare (variabili; fattori; componenti), solo nel caso in cui la loro presenza sia effettivamente rilevata all’interno del contesto ove si volge l’Audit; selezionando la casella si “aprono” specifiche “sub-domande” relative solo all’elemento considerato.
  2. Uso statico | Elenco completo di elementi (variabili; fattori; componenti) da selezionare, ossia da controllare nello stato in cui sono rilevati (attivo – spento; caldo – freddo; in pressione – vuoto; in tensione – disattivato; ecc.).

Il controllo “Dinamico”

Molto spesso, all’interno dei contesti produttivi (aziendali, cantieri, di ciclo, ecc.), sono presenti moltissimi elementi che, pur facendo parte di un “unicum” lavorativo, hanno loro specifiche proprietà o caratteristiche che li differenziano dagli altri componenti.

Per ognuno di questi elementi, pur avendo un motivo comune nelle procedure di ispezione e/o controllo e/o verifica che l’utente si accinge ad effettuare, richiedono però punti specifici di analisi, diversi tra componenti.

È questo il caso tipico in cui può essere utilizzata la funzione delle “Caselle da spuntare” in forma “Dinamica”, ossia la cui scelta prelude a un successivo sottoinsieme di “sub-domande”, specificatamente predisposte per i controlli da effettuare sul determinato elemento-fattore-componente.

Per meglio esplicitare quanto prima descritto, ipotizziamo, ad esempio, un Audit da condurre in uno stabilimento produttivo di laminatoi e sulla necessità d’ispezionare i vari elementi specifici che lo compongono.

Nella schermata successiva si potrà notare come, nella simulazione in esempio, sia stata “spuntata” solo la Check Box di controllo sull’Impianto di raffreddamento e di come si sia “aperto” un nuovo gruppo di “sub-domande”, afferenti però specificamente a quell’unico elemento.

Check Box







È evidente che, nel caso fosse stato selezionato un elemento diverso da quello dell’Impianto di raffreddamento, l’utente avrebbe trovato a disposizione domande differenti e specifiche solo per il componente “spuntato”.
Anche in questo caso è possibile notare come l’App iAuditor, nel caso di risposte negative (NO) alla domanda, o comunque non verificabili (N/V), dia automaticamente la possibilità all’utente di:
  • Annotare le motivazioni per cui è stata data una risposta negativa alla domanda di controllo/verifica/ispezione;
  • Fotografare l’oggetto/elemento/variabile che è stata controllata, come anche i rilevatori (di stato; di funzione; d’esercizio) che ne confutano o meno la corretta gestione operativa (il rilevatore di temperatura nel nostro caso d’esempio).
Nel caso preso ad esempio, è chiaro come per l’utente sia profondamente diverso poter dimostrare, attraverso una foto (che contiene data e ora), quale fosse effettivamente la temperatura rilevata sul termometro dell’impianto, piuttosto che limitarsi semplicemente a riportare in forma di testo una temperatura, senza poterne comprovare la veridicità.

Rimane indubbio, infatti, come uno dei principali vantaggi nel poter utilizzare Tablet o Smartphone per le azioni di Audit (controllo; verifica; ispezione) sia quello di avvalersi degli strumenti multimediali (foto; schemi; filmati) e di socializzazione (email; cloud; network) per poter determinare con certezza la veridicità dei dati effettivamente rilevati nel contesto di lavoro. 


Elemento quest’ultimo che non è assolutamente ottenibile attraverso la rilevazione con il classico foglio di carta o anche con il portatile (non tutti i laptop sono dotati di videocamera e comunque non è così agevole scattare foto o filmati, ne connettere gli scatti a uno specifico programma di gestione).

Il controllo “statico”

Un diverso modo di utilizzare le “Caselle da selezionare” è quello per cui l’utente si possa trovare a disposizione un elenco “statico” di punti da controllare, senza che la loro “selezione”, implichi un’apertura di nuovi gruppi di domande specifiche.

Un esempio classico di domande di controllo che non richiedono analisi successive può essere, in via esemplificativa, il seguente:


  •          Marcato CE?
  •          Soggetto formato?
  •          È presente il maniglione antipanico?
  •          È stato effettuato il controllo?
  •          È iscritto al registro?
  •          Documenti firmati?
  •          Data certa?
  •          È presente la chiave di riserva?
  •          È stato nominato il sostituto?
  •          Entro la data di scadenza?
  •          Entro i termini previsti?



Molto spesso le domande prima elencate sono di corredo a quelle di maggiore importanza per uno specifico elemento, così che non debbano essere presi in considerazione ulteriori approfondimenti, ma semplicemente rilevata (o meno) la presenza.

Questo tipo di elementi può anche essere ricondotto al classico elemento delle Check List, ossia l’arcinoto “fatto”; in questo caso la verifica, ad esempio documentale, pone la sua attenzione sull’aver adempiuto (o meno) all’aggiornamento di specifici documenti.

Nella schermata successiva è rappresentato un “Modello” di Audit in cui è presente l’elenco completo di tutta la documentazione che l’impresa esecutrice deve avere sempre presente in cantiere (o almeno una sua copia); la lista di controllo “da spuntare” ha come obiettivo quello di guidare l’organo di vigilanza nella verifica della presenza di tutti i predetti documenti, semplicemente spuntando (o meno) dall’elenco predisposto.

Check Box


È importante notare un’ulteriore funzione messa a disposizione dall’App iAuditor nelle procedure di controllo: la percentuale dei punti effettivamente verificati.

In altro a destra della schermata, infatti, è presente il rating dell’Audit realizzato:

9/9 (100%)

L’App registra, cioè, il numero dei punti in elenco (9) e attesta che tutti e 9 sono stati effettivamente “spuntati”, ossia è stato compiuto un controllo sulla totalità degli elementi (100%).

Nei capitoli dedicati agli strumenti interni di servizio che iAuditor mette a disposizione per monitorare i progressi realizzati, verrà approfondito il sistema di rating utilizzato.


Nota
Nella predisposizione dei “Modelli” è possibile utilizzare il sistema interno di rilevazione del rating anche per dare un valore, un’importanza ponderata, ai punti (elementi; fattori, variabili) presi in   considerazione.

In questo modo, al superamento di determinate soglie (maggiore di; minore di; pari a), il sistema indicherà, in automatico, il valore di rischio (o di sicurezza) che si è andato a determinare a conclusione del processo di Audit (ispezione; verifica; controllo). 


mercoledì 27 gennaio 2016

INDUSTRY 4.0 | Rapporto Staufen su ritardo PMI italiane

Per 7 aziende su 10 sarà fondamentale per crescere. Ma proprio 7 aziende su 10 non hanno ancora fatto nulla o quasi per formarsi, attrezzarsi e capire come declinare l’«Industria 4.0» nella propria realtà di Pmi.

È quanto emerge da uno studio realizzato dalla società di consulenza Staufen Italia (sulla falsariga di quello della casamadre tedesca) sulla base di un sondaggio tra un centinaio di Pmi italiane soprattutto di meccanica, elettronica e componenti auto: qual è il livello di conoscenza e quali sono le prime applicazioni in Italia? Le aziende italiane ci stanno già pensando? Hanno avviato qualche primo progetto?

Quel che emerge è che i concetti di “Fabbrica intelligente”, “Internet of Things” e dei macchinarin in grado di “comunicare” con il prodotto per migliorarlo e migliorarsi, restano, per lo più, materie per convegni.

Scarica il RAPPORTO STAUFEN

Ma per l’«Industria 4.0» serve preparazione. E sono gli stessi manager e imprenditori ad ammettere che il livello di preparazione dei dipendenti è inadeguato: solo circa un 20% ritiene il personale abbastanza preparato. Tuttavia, oltre il 76% degli intervistati non prevede corsi di formazione sull’argomento. 

Insomma, sembra che le aziende italiane non siano affatto interessate a preparare il proprio personale a una profonda revisione dei modelli organizzativi e produttivi.

lunedì 25 gennaio 2016

INDUSTRY 4.0 | Il Rapporto del Word Economic Forum e il lavoro del futuro

Quasi 5 milioni di posti persi: sarà l'effetto della diffusione di robot e intelligenza artificiale secondo il Rapporto diffuso al summit di Davos. Ma l'evoluzione dei mercati e delle competenze creerà nuove opportunità. In questi settori: robotica, nanotecnologie, stampa 3D, genetica e biotecnologie.

Scarica il Rapporto WEF: THE FUTURE OF THE JOB

Secondo la ricerca compenseranno parzialmente queste perdite l’area finanziaria, il management, l’informatica e l’ingegneria. 

Cambiano di conseguenza le competenze e abilità ricercate: nel 2020 il problem solving rimarrà la soft skill più ricercata, ma diventeranno più importanti il pensiero critico e la creatività.

Per fronteggiare la quarta rivoluzione industriale e ridurne l’impatto negativo, quindi, dobbiamo attrezzarci per cogliere i benefici dello Smart Manufacturing, l'innovazione digitale nei processi dell'industria.

Senza dimenticare che è l'uomo a "farsi male", non la macchina!